Potenziamento e riorganizzazione degli spazi

Sono stati già programmati e sono in corso di realizzazione importanti investimenti che consentiranno all’Ateneo di offrire spazi funzionali e accoglienti, da destinare a tutte le attività di Didattica, Ricerca e Terza Missione dell’Ateneo.
Il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere avrà una sua sede in un campus dedicato. Con la stipula il 13.05.2022 dell’atto concessorio con l’Agenzia del Demanio della Provincia di Napoli, l’Università Parthenope ha acquisito l’area dell’ex-arsenale militare avente una superficie di circa 107.000 m², di cui circa 25.000 costituita da immobili da riqualificare per la destinazione universitaria. L’adiacenza dell’area del CUS e la prossima realizzazione della stazione della linea 6 della metropolitana di Napoli rendono ottimale l’utilizzo di tale area come sede del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere.
Il Campus universitario prevede:

  • 4 edifici destinati alla didattica frontale. In particolare, con 2 aule da 400 posti, 4 aule da 200 posti, 2 aule da 100 posti, 1 aula da 70 posti e 8 aule da 40 posti;
  • 2 edifici destinati ad uffici per complessivi 2.800 m² incluso i connettivi;
  • 1 aula magna da circa 300 posti;
  • 1 edificio con front-office con uffici per l’amministrazione;
  • 1 edificio destinato a residenza universitaria con 70 posti letto;
  • 1 edificio adibito a mensa e bar;
  • 1 edificio destinato a biblioteca – sala lettura;
  • 1 edificio destinato a laboratori;
  • ulteriori 8 edifici da destinarsi ad attività universitarie a seconda delle esigenze.

Il trasferimento del Dipartimento di Scienze Motorie, prevedibile nel giro di quattro/cinque anni, renderà disponibili ulteriori spazi per la Scuola SIEGI: in particolare, la superficie dell’intero 1 piano di via Medina di circa 1.300 m² destinati ad uffici con l’aggiunta di 4 aule didattiche più l’aula informatica presente nel plesso con circa 400 posti disponibili. Saranno, altresì, utilizzabili anche le 10 aule e le 2 aule informatiche presenti nella sede di Via Acton per complessivi 983 posti e per una superficie di circa 2.000 m².
Tale ulteriore dotazione di aule e uffici incrementerà in modo significativo l’attuale dotazione della SIEGI, attualmente ubicata esclusivamente in un edificio di circa 25.000 m² con 39 aule, di cui 4 informatiche, con una capienza complessiva di circa 3.500 posti.
Per quanto riguarda la restante parte della Scuola SIS (Dipartimento di Scienze e Tecnologie e Ingegneria) essa è ubicata nell’edificio del Centro Direzionale di circa 20.000 m² con 23 aule, di cui 4 informatiche, per una capienza complessiva di circa 2.100 posti. A tale dotazione sono stati di recente aggiunti gli appartamenti ottenuti in concessione dall’Agenzia Nazionale per la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità, che ha consegnato 3 appartamenti nell’isola E2 per complessivi 240 m² e 4 appartamenti nell’isola B3 per complessivi 1.600 m².
Per quanto riguarda il plesso di Villa Doria d’Angri, nella seduta del CdA del 31.03.2022, è stato presentato il progetto per la realizzazione dell’aula convegni e della foresteria per i Visiting Professor tramite la demolizione e ricostruzione del plesso 2. Il nuovo edificio avrà una superficie di complessivi 750 m², di cui 245 m² destinati alla grande sala convegni con complessivi 200 posti. Tale sala convegni si aggiunge alle 12 aule, di cui una informatica, del plesso di Villa Doria d’Angri, destinate a Master e attività di Terza Missione che presentano complessivamente una superficie di circa 2.000 m², con una capienza di circa 441 posti.
A completare il quadro degli spazi destinati alle attività di Terza Missione si aggiunge la recente ristrutturazione dell’Aula Magna in Via Acton con una capienza di circa 280 posti.
A tale dotazione di consistenza immobiliare si deve sommare, auspicabilmente nel giro di 3 anni, la sede delocalizzata del Comune di Nola in via Stella, il cui edificio insiste su di un’area di complessivi 4.566 m² di cui 2.295 m² destinati a 7 aule, di cui un’aula informatica, per complessivi 800 posti. Sempre a Nola particolare rilevanza assume il progetto di recupero della cosiddetta area delle casermette in Piazza d’Armi, da destinare a laboratori ed aule. Il nostro Ateneo ha presentato una proposta per l’acquisizione di quest’area attraverso il bando della coesione territoriale del Ministero per il Sud; passati alla seconda fase, siamo in attesa del verdetto definitivo. Gli edifici insistono su di una superficie di 8.191 m² di cui 6.445 m² coperti, con 1 aula per 112 posti.

Investimento nell’housing

Una priorità da affrontare è quella relativa al problema dall’housing universitario. In una città bella come Napoli, mèta turistica sempre più gettonata negli ultimi anni per l’inestimabile patrimonio culturale, architettonico e sociale, il mercato degli affitti non è sempre alla portata degli studenti. Tale fenomeno non incide, quando la platea studentesca proviene dall’area metropolitana. Diverso, invece, il caso in cui la platea si allarga anche a studenti extra-regione e stranieri, per i quali la disponibilità di un alloggio diventa dirimente ai fini della scelta dell’Università. Cruciale a questo punto diventa la collaborazione con gli enti pubblici locali (Regione, Comune) per la ricerca di immobili pubblici da destinare a residenza universitaria, mentre per il reperimento delle risorse sarà necessario cogliere tutte le opportunità offerte dal Recovery Plan, utilizzando i fondi PNRR e altre forme di supporto finanziario ministeriale e regionale.
Un capitolo a parte, in tema di servizi agli studenti internazionali, è invece quello relativo ai servizi di alloggio della residenza dell’Università Parthenope, la cui gestione è affidata interamente all’ADISURC. Alcuni limiti paiono evidenti, a cominciare dall’assenza di una adeguata informazione per gli studenti stranieri. Prioritario è senz’altro attivare una maggiore collaborazione tra il nostro Ateneo e la stessa ADISURC che, pur essendo un Ente amministrativo a sé stante, svolge un servizio che, inevitabilmente, è percepito dagli stessi studenti internazionali come un servizio riferibile in modo diretto all’Ateneo. Tuttavia, e con estrema convinzione, credo che l’aspirazione di divenire, nel medio-lungo termine, un Ateneo europeo attrattivo non possa che passare per un percorso, magari lungo e di non semplice soluzione, in grado di condurre alla creazione di una nuova residenza universitaria, moderna, efficiente e in linea con le caratteristiche e la localizzazione del nostro patrimonio immobiliare.
Inoltre, appare necessario fornire alle studentesse e agli studenti un sostegno nella ricerca di alloggi, sul modello di quanto già si sta facendo per gli studenti stranieri ed Erasmus: ciò potrebbe contribuire a rendere più attrattive le lauree magistrali, i corsi di Master e altre iniziative di formazione post lauream per laureati triennali provenienti da altre regioni.