È necessario un rinnovato impegno per programmare obiettivi e azioni di Terza Missione trasversali a tutte le aree disciplinari del nostro Ateneo, che consentano all’Università Parthenope di diventare un hub delle conoscenze che essa racchiude e che vanno messe a disposizione e a servizio della società e del territorio.
Assumendo quale punto di partenza le esperienze pregresse e le criticità emerse, si possono individuare alcune priorità, soprattutto come azioni di supporto dell’Ateneo.

Organizzare un efficace monitoraggio

Per valorizzare le attività svolte all’interno del nostro Ateneo, è fondamentale in via preliminare avere a disposizione un database centralizzato delle azioni e attività già svolte nei singoli Dipartimenti, da alimentare con i dati provenienti dai Delegati dipartimentali alla Terza Missione. Il monitoraggio sistematico, sulla base di indicatori opportunamente selezionati, delle azioni di Terza Missione, affidato ai singoli Dipartimenti, necessita di maggiore supporto da parte del personale tecnico-amministrativo, da sensibilizzare e, se possibile, incentivare.
È opportuno, inoltre, istituire momenti di confronto tra i Delegati alla Terza Missione dei Dipartimenti per creare sinergie e condividere buone pratiche.

Potenziare la comunicazione

Sul fronte della comunicazione, per consentire una fruizione immediata, è opportuno implementare nel sito web dell’Ateneo un portale dedicato alla Terza Missione, studiato come una vetrina che renda chiare ed evidenti a tutti gli stakeholder le attività di ricerca, innovazione, promozione e valorizzazione della cultura e del patrimonio condotte all’interno del nostro Ateneo. La divulgazione scientifica assume un ruolo importante in questo ambito per rendere fruibili alle comunità ed ai territori i risultati scientifici ottenuti. È questo uno strumento strategico per il trasferimento della conoscenza e fondamentale per instaurare un rapporto costruttivo e solido con il territorio.
Il trasferimento della conoscenza va visto anche rispetto ad una direzione inversa. Non solo l’Ateneo potrà offrire (rectius, divulgare) i contributi della ricerca scientifica, ma lo stesso dovrà invitare ed ospitare imprese innovative, enti di ricerca, associazioni e anche singoli cittadini per creare un polo accademico – industriale per lo scambio delle idee.
Nell’attività di comunicazione e divulgazione si dovranno sfruttare in modo sinergico sia i canali di comunicazione tradizionali che quelli rapidi e smart (Facebook, Instagram, etc.), ma l’Ateneo dovrà anche farsi parte diligente per attivare una comunicazione televisiva.
Il portale dovrà, inoltre, essere multilingua, per consentire un processo di disseminazione anche internazionale delle nostre competenze e attività.

Promozione di eventi e partecipazione ad eventi

Se, da un lato, risulta di vitale importanza potenziare la visibilità del nostro Ateneo sul territorio, dall’altro è ugualmente importante promuovere e/o partecipare ad eventi di natura divulgativa di ampio respiro, quali ad esempio manifestazioni europee di diffusione della cultura scientifica e tecnologica, Open Day, caffè scientifici e letterari, trasmissioni televisive e radiofoniche.
Tali attività vanno incentivate attraverso una maggiore collaborazione, formalizzata con gli strumenti degli Accordi Quadro e delle Convenzioni, con istituzioni, imprese, associazioni, fondazioni e organizzazioni di varia natura.
Questo dialogo – che dovrà essere realizzato anche all’interno di nuovi spazi logistici appositamente dedicati alla realizzazione delle attività di Terza Missione – potrà dare dei frutti su vari livelli, anche in termini di una maggiore e migliore partecipazione a bandi competitivi nazionali e internazionali su tematiche trasversali interdisciplinari, per i quali risulta centrale offrire un più chiaro e intenso supporto da parte del personale tecnico-amministrativo appositamente coinvolto in questo genere di attività.

Trasferimento tecnologico

Un’ulteriore spinta deve essere data alle attività di trasferimento tecnologico, migliorando sensibilmente la creazione di spin-off e start-up universitari e il deposito di brevetti, anche tramite un più consapevole utilizzo del potenziale fornito dalle nuove tecnologie e dal digitale, dei quali i nostri studenti devono risultare perfettamente padroni.

Fruibilità dei patrimoni culturali materiali ed immateriali

Le potenzialità offerte dal digitale devono essere impiegate per rendere maggiormente fruibili dal territorio i patrimoni culturali materiali ed immateriali del nostro Ateneo, quali le biblioteche, Villa Doria d’Angri e il Museo Navale, ricchezze uniche nel loro genere, che, in linea con le missioni di cui si è dotato il PNRR, possono contribuire, se opportunamente valorizzati, a dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del nostro Paese. In tal senso, è da preventivare, anche in linea con la pubblicazione di bandi ministeriali, un apposito cofinanziamento di iniziative da parte del nostro Ateneo.

Networking con Placement, l’Orientamento e l’Internazionalizzazione

Affinché si possano creare dei ponti efficaci tra il nostro Ateneo e la società civile, è ugualmente necessario migliorare e conseguire un maggiore networking tra vari ambiti di azione quali il Placement, l’Orientamento e l’Internazionalizzazione: la creazione di una rete di lavoro sinergica tra questi ambiti è garanzia sicura di un maggiore coinvolgimento degli istituti scolastici nella promozione delle linee di ricerca e formazione previste e messe in atto nel nostro Ateneo, delle aziende che devono trovare nel nostro Ateneo un partner privilegiato nei settori di conoscenza che i vari Dipartimenti racchiudono al loro interno e di attori internazionali con i quali intessere solidi rapporti nell’ottica di una continua partecipazione a bandi competitivi nell’ambito dei programmi di finanziamento europeo.