La Pubblica Amministrazione è impegnata in un profondo processo di rinnovamento fondato su alcuni assi portanti: semplificazione di norme e procedure; rafforzamento delle conoscenze e delle capacità organizzative; digitalizzazione, quale strumento trasversale e abilitante.
Sul piano normativo un primo importante passo è l’introduzione del “Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Pubblica Amministrazione” (PIAO) che rappresenterà il documento unico di programmazione e governance che integra tutti i programmi che finora le Pubbliche Amministrazioni erano tenute a predisporre, tra cui i piani della performance, organizzativo del lavoro agile (POLA) e dell’anticorruzione e trasparenza; del fabbisogno del personale.
Il nostro Ateneo ha approvato di recente il PIAO che, con i necessari affinamenti, può diventare uno strumento potente per assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa; migliorare la qualità dei servizi agli stakeholder; procedere alla costante e progressiva semplificazione e reingegnerizzazione dei processi; valorizzare le risorse umane.
Più in generale il PIAO deve essere visto come uno strumento attraverso il quale preparare il nostro Ateneo ai nuovi ambiti di valutazione, declinati nelle Linee Guida ANVUR in specifici indicatori e punti di attenzione (Decreto Ministeriale n. 1154 del 14-10-2021). Il prospetto che segue estrapola gli aspetti di specifico rilievo.

AMBITI di cui all’ALLEGATO C INDICATORI
A. STRATEGIA PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE Coerenza e integrazione della pianificazione strategica con il piano della performance.
Disponibilità di un sistema di monitoraggio della pianificazione e dei risultati conseguiti supportato dalla presenza di un sistema strutturato di indicatori per la misurazione della performance.
Disponibilità e grado di copertura del sistema di controllo di gestione.
B. GESTIONE DELLE RISORSE Valore e andamento degli indicatori ministeriali (Spese di personale, indebitamento, sostenibilità economico finanziaria).
Adeguatezza e consistenza dei percorsi di formazione e aggiornamento professionale (numero di ore di formazione per tipologia di attività formativa rapportate ai diversi ruoli):
del personale Docente, con particolare riferimento a qualità e innovazione della didattica (es. metodi di insegnamento e di assessment, didattica a distanza);
del personale tecnico-amministrativo, con particolare riferimento a qualità, controllo di gestione, organizzazione per processi, competenze trasversali.
Spazi (Mq) disponibili per attività didattiche e di ricerca in rapporto rispettivamente agli studenti iscritti entro 1 anno oltre la durata normale dei corsi e ai docenti di ruolo dell’Ateneo.

Date queste premesse è necessario un impegno deciso su vari fronti.

Adeguata dotazione di Personale tecnico-amministrativo

L’Ateneo presenta, rispetto alle altre Università italiane, un divario numerico nel rapporto tra personale tecnico-amministrativo e personale docente. Il valore medio in Italia è superiore a 1, mentre nel nostro Ateneo si è registrata nel tempo una progressiva riduzione e nel 2021 il valore è sceso a 0,71. Il Documento di programmazione del personale docente e tecnico-amministrativo 2021-2023 (aggiornamento marzo 2022) fornisce un quadro delle progressioni di carriera e delle assunzioni al 2023.

In prospettiva, un ulteriore potenziamento numerico del personale tecnico-amministrativo si presenta come una priorità, sia per dotare la struttura dell’Ateneo dei profili professionali richiesti dalle trasformazioni dello scenario e dai cambiamenti legislativi ­ che richiedono professionalità specifiche (quali controllo di gestione e analisi dei dati) ­ sia per supportare le strutture decentrate, Dipartimenti e Scuole, per una efficiente gestione della didattica, della ricerca, della terza missione e dei complessi adempimenti collegati alla assicurazione della qualità.

Formazione e sviluppo delle competenze del personale

È prioritario un investimento continuo e mirato in attività di formazione del personale tecnico-amministrativo, a supporto dei cambiamenti organizzativi e gestionali richiesti dalla transizione digitale: partendo dal rafforzamento delle competenze informatiche del personale tecnico, bisogna investire in formazione nell’ambito dello sviluppo di applicativi web sicuri, networking avanzato e gestione dell’identità digitale, come anche, per il personale tecnico addetto ai servizi amministrativi, nell’uso delle tecnologie per lo smart working.

Semplificazione dei regolamenti e delle procedure

È necessaria una revisione organica dei regolamenti, in termini sia di aggiornamento che di armonizzazione, con l’obiettivo di rendere più snelle, funzionali e standardizzate le procedure e di implementare in ogni ambito le opportunità di dematerializzazione dei flussi documentali. La mappatura dei processi deve condurre ad una chiara identificazione del responsabile, garantendo procedure più agili e tempistiche certe.

Innovazione gestionale e supporto alle decisioni

Negli ultimi anni l’Ateneo si è dotato di una piattaforma software per l’analisi integrata dei dati ed in particolare per il calcolo di alcuni indicatori strategici, che consente il monitoraggio in tempo reale di alcuni aspetti amministrativi contabili fondamentali. È necessario proseguire nel processo di transizione digitale, al fine di ridurre i ritardi nei processi decisionali e rendere quindi l’Ateneo più agile, attraverso una gestione completamente trasparente.
In continuità con quanto già avviato, è necessario accelerare nel processo di trasformazione digitale del dominio contabile e di miglioramento del sistema di pianificazione e controllo, attraverso l’adozione delle più moderne tecnologie per l’estrazione e l’analisi dei dati in tempo reale. Ciò porterà importanti vantaggi, in termini di semplificazione dei processi gestionali, di aumento dei livelli di qualità, di crescente automazione delle operazioni di routine ed integrazione delle fonti dati.
Analogamente si dovrà procedere sul fronte degli indicatori di monitoraggio per la valutazione dei risultati della didattica. Manca un supporto informativo che consenta il monitoraggio puntuale e in tempo reale delle carriere degli studenti. È necessario organizzare e gestire centralmente, in un unico sistema informatizzato di Ateneo, il cruscotto della didattica a supporto delle funzioni gestionali dei processi svolti a livello dei Corsi di Studio.

Riconoscimento del merito

Riconoscimento del merito, inteso come valorizzazione del talento e dell’impegno, significa premiare il risultato attraverso opportuni incentivi, generando l’aumento di valore immateriale attraverso comportamenti sempre più virtuosi. Già esistono nel nostro Ateneo alcuni incentivi per specifiche attività, come, a solo titolo esemplificativo, il Regolamento per la disciplina del fondo di premialità (D.R. n. 43 del 18.01.2022), che offre la possibilità di remunerare con un compenso aggiuntivo il personale tecnico-amministrativo che contribuisce all’acquisizione di commesse conto terzi o finanziamenti pubblici e privati. Vanno senz’altro individuate altre forme e per altri settori.

Organizzazione del lavoro e benessere

È fondamentale procedere nella sperimentazione di nuovi modelli di organizzazione del lavoro orientati al raggiungimento dei risultati, precondizione imprescindibile per l’implementazione del lavoro agile che, grazie alla conciliazione fra vita professionale, vita privata e sostenibilità, rappresenta oggi una via da percorrere per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti. In questa prospettiva è necessario sfruttare il potenziale dell’interazione nei tempi e nei modi “social” con gli stakeholder; bisogna anche monitorare e valutare la qualità dei servizi.
Inoltre, è necessaria l’individuazione di nuove azioni di welfare per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle persone che, con qualsiasi qualifica, operano all’interno dell’Ateneo.